La Valle Anzasca ci ha lasciato senza fiato con la sua bellezza. Era la prima volta che visitavamo questa zona del Piemonte e ce ne siamo subito innamorati.
Macugnaga è il centro principale della valle, da qui la vista sulla parete est del massiccio del Monte Rosa è davvero spettacolare. Noi abbiamo scelto di fare un trekking fino al rifugio Rifugio Zamboni-Zappa e ve lo consigliamo tantissimo.
Lasciata la macchina nel grande parcheggio a Pecetto, potete seguire i sentieri siglati con B38 e B45; in circa 1 ora e mezza arriverete al Belvedere (1914 mt.). Il percorso è di 2,8 km con un dislivello di 551 mt.
Se invece volete saltare questa prima parte del percorso, che è anche quella meno scenografica, potete fare come noi e prendere la seggiovia che parte sempre da Pecetto proprio come i sentieri. Dopo una fermata intermedia all’ alpe Burki, dove potete fare tappa all’agriturismo omonimo e assaggiare i loro formaggi, si arriva al Belvedere con un secondo tratto più ripido.
Il costo dei biglietti per andata e ritorno a persona è di 14 euro.
Dall’ arrivo della seggiovia, seguiamo il sentiero B45.
Dati tecnici:
Lunghezza complessiva: 2 Km
Tempo stimato: 50 min
Altitudine partenza: 1932 m
Altitudine arrivo: 2070 m
Dislivello: 138 m
Difficoltà E (escursionistica) con attenzione all’attraversamento del ghiacciaio del Belvedere .
Il percorso non è molto difficile ma fate sempre attenzione al meteo che cambia velocemente in queste zone quindi attrezzatevi per bene! Dopo il primo tratto, appena superato il bosco, si aprirà davanti a voi uno scenario incredibile, quasi lunare. Attraversare a piedi il solco lasciato dal ghiacciaio del Belvedere che negli anni si è ritirato sempre di più, vi darà una sensazione stranissima o almeno per noi è stato così. Pensare a quanto negli anni questo gigante di ghiaccio si sia ridotto è davvero molto triste. Dopo una salita in cresta, l’ultima parte è una semplice camminata in piano; noi siamo stati qui la prima settimana di luglio e in questo punto eravamo circondati da tantissimi fiori colorati. Una visione meravigliosa.
Arriviamo così all’Alpe Pedriola, una delle più vecchie alpe già indicata nei documenti del 999 e caratterizzata dalla presenza di enormi sassi erratici. Il panorama è davvero mozzafiato e non avremmo più voluto andarcene.
Continuando il sentiero, dal Rifugio Zamboni Zappa, si arriva in circa 1 ora al Lago delle Locce; dato che ha iniziando a piovere e il tempo non era dei migliori noi non l’abbiamo visto! Fateci sapere se ci andrete com’è!
Altra cosa da fare assolutamente in Valle Anzasca è conoscere meglio il popolo Walser, che qui risiede sin dal lontano XIII secolo. La Casa Museo di Borca è gestita dalla vulcanica signora Lia che ci ha appassionato con i racconti sulla sua vita e sulle antiche tradizioni di questo fiero popolo. Questo museo è una tappa imperdibile se passate da queste parti! Anche la struttura che ospita il museo è una tipica casa walser che si sviluppa su 3 livelli e risale al XVII secolo.
Tutti i paesini della Valle Anzasca che attraverserete per arrivare fino a Macugnaga meriterebbero una visita! Noi ad esempio abbiamo dormito a Bannio Anzino, un borgo microscopico da davvero bello e caratteristico.
Ci sono tantissimi luoghi che non siamo riusciti a vedere in un solo weekend, complice il brutto tempo che abbiamo trovato. Ci siamo ripromessi di tornare per vivere questa valle con più calma!