5 luoghi insoliti a Milano

Per questo articolo abbiamo deciso di andare a caccia di curiosità e luoghi meno popolari nel  capoluogo della Lombardia; forse saranno noti alla maggior parte dei milanesi ma dato che a noi  erano sconosciuti confidiamo nel fatto che possano essere uno spunto per il vostro prossimo  weekend a Milano!  

 

Le case di ringhiera  

Le case di ringhiera sono una costruzione tipica meneghina, nata nei primi anni del 900 per  ospitare la classe operaia. Da sempre troviamo questo tipo di edilizia popolare davvero bellissima  e romantica, ci fa pensare ad un passato in cui la vita era diversa, fatta di condivisione e aiuto  reciproco tra vicini. 

In tutta Milano possiamo trovare esempi di questa architettura, come in Alzaia Naviglio Grande, in  quello che oggi viene chiamato Il Cortile degli Artisti.  

In Corso San Gottardo, potete scoprire il Borgo dei Formaggiai, dove una volta i cortili delle case  si trasformavano in casere, per stagionare i formaggi. Oppure la Ca Longa, nel Borgo degli  Ortolani, casa risparmiata miracolosamente da un bombardamento durante la seconda guerra  mondiale. Negli ultimi anni il cortile della Ca longa ospita anche mostre, mercatini vintage e  merende. Passate durante uno di questi eventi ad ammirare con i vostri occhi il fascino di altri  tempi che si respira in questo luogo. 

 

 

Il villaggio operaio di Via Lincoln  

 

Un angolo di Milano che ricorda Notthing Hill e Burano, con le sue villette dai colori pastello. E’ il  villaggio operaio di Via Lincoln, anche detto quartiere arcobaleno. 

Queste case nascono nel 1889 su un’idea della Società Edificatrice di Abitazioni Operaie, che  aveva l’intento di creare un quartiere-giardino destinato agli operai, in particolare ai ferrovieri di  Porta Vittoria. A causa dell’avvento delle guerre mondiali, il progetto che all’inizio era molto più  ampio, si è fermato alle sole case di via Lincoln.  

E’ luogo diverso rispetto al resto di Milano e non ancora molto conosciuto dai turisti ma che non  passerà inosservato ancora per molto secondo noi. E’ bellissimo passeggiare in questa via,  silenziosa e così ricca di verde. E’ come un piccolo borgo segreto all’interno di una città spesso  caotica come Milano.  

 

 

Il Liberty a Milano  

Camminando per una città, ci piace puntare sempre lo sguardo verso l’alto. Ci sono così tante  meraviglie da ammirare semplicemente passeggiando e perdendosi per le vie.  A Milano ad esempio nel raggio di pochi chilometri ci siamo imbattuti in esempi splendidi di edifici  in stile liberty, dimore che ci hanno lasciato a bocca aperta. Partiamo da Casa Galimberti, con la  sua facciata rivestita di maioliche dipinte, tipiche dell’art nouveau. E’ davvero magnifica. Dopo 5 minuti di cammino, passando davanti al Museo di Storia Naturale, arriviamo a Palazzo  Castiglioni che costituisce il “manifesto” artistico del liberty a Milano.  

Passando per via Cappuccini, vediamo i famosi fenicotteri di Villa Invernizzi e arriviamo a Casa  Berri Meregalli, un esempio di architettura eclettica dove lo stile liberty si fonde con il gotico.  Sbirciate nell’ ingresso per vedere “Vittoria” di Adolfo Wildt, opera progettata tra il 1918 e  il 1919 per celebrale la fine della prima guerra mondiale. Dello stesso scultore potete vedere a  Casa Sola Busca un grande orecchio di bronzo che negli anni 30 veniva usato come citofono.  E per concludere il nostro itinerario alla scoperta del liberty milanese uno sguardo a Palazzo Fidia,  stupendo edificio e dall’ aspetto insolito.  

 

Chiesa di San Bernardino alle Ossa 

In piazza Santo Stefano, si trova un luogo un po’ tetro ma davvero affascinante, la Chiesa di San  Bernardino alle Ossa. Appena entrati nell’ossario vi colpirà la vista delle pareti completamente  ricoperte di teschi, tibie, femori, ancora oggi di dubbia provenienza. L’ipotesi più probabile è che  provengano dal cimitero dell’ospedale del Brolo che si trovava qui accanto.  E’ un luogo sorprendente e unico nel suo genere, tanto che è stato preso da esempio per  costruire un ossario simile in Portogallo. Ci sono diverse leggende che ruotando intorno a San  Bernardino alle Ossa; una di queste dice che sulla sinistra dell’altare ci sia lo scheletro integro di  una ragazzina. La notte del 2 novembre questa prenderebbe vita e, trascinando con se gli altri  scheletri magicamente ricomposti, darebbe inizio a una danza dei morti. Se vi trovate nei paraggi  il secondo giorno di novembre fateci sapere se sentire rumori strani provenire dalla chiesa!  

 

 Naviglio della Martesana  

Il Borgo di Gorla, delizioso quartiere dal nobile passato, per la sua bellezza e le sue atmosfere  romantiche, veniva spesso chiamato “la piccola Parigi di Milano”. Si sviluppa sulle rive del  Naviglio della Martesana ed era per i milanesi di fine 800 un angolo di campagna alle porte della  città. Il Naviglio che collega Milano con il fiume Adda è stato progettato da Leonardo da Vinci per  poi essere inaugurato da Ludovico il Moro nel 1496. In Via Gioia parte una ciclabile lunga 35 km  che arriva fino a Trezzo sull’Adda e in questo bellissimo percorso si possono ammirare ville  ottocentesche, un antico mulino ad acqua, scorci verdi con una natura rigogliosa. 

 

Grazie per aver letto fino in fondo!  Fateci sapere se conoscevate già tutti questi posti! 

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